martedì 24 novembre 2015

Acquedolci: i pini della "memoria sono stati dimenticati"

I pini della memoria sono stati dimenticati.
prendendo spunto dal titolo dell'articolo comparso ieri sulla Gazzetta del Sud a firma del Prof. Salvatore Mangione, ci chiediamo:
i pini che rappresentano i soldati san fratellani morti durante la prima guerra mondiale (un pino ogni soldato), devono proprio per la dimenticanza della loro esistenza da parte dell'amministrazione dare altri motivi per ricordarli? Spieghiamo meglio, si deve obbligatoriamente aspettare che a causa dei forti venti qualche pino maestoso (vedi foto)venga sradicato creando pericolo se non addirittura vittime tra i passanti e/o reesidenti? O l'amministrazione interverrà in tempo sfoltendo notevolmente la chioma dei pini vegeti, e tagliando quelli secchi? L'Anas sistemerà il fondo stradale danneggiato dalle redici dei pini?(nei paesi con meno di 10.000 abitanti attraversati da strade statali è dell'Anas la competenza per la sistemazione del manto stradale, certo l'amministrazione può far si che questo avvenga con segnalazioni e diffide, che in ogni caso non possiamo affermare se ne siano state fatte o no). E per ultimo ma non per questo meno importante, l'amministrazione si impegnerà per ripiantare quelli già tagliati e da tagliare vista la loro importanza storica?
Noi del meetup Acquedolci in MoVimento per fugare ogni dubbio, e qualora non lo avessero in programma abbiamo inviato una nota all'amministrazione indirizzata al Sindaco avv. Ciro Gallo e all'assessore ai lavori pubblici Sig. Antonio Geranio, nonchè all'ufficio di competenza dell'Anas, dove
chiediamo loro di provvedere immediatamente di prendere provvedimenti in merito alla potatura dei pini, al taglio di quelli secchi, alla sistemazione sel manto stradale e alla piantumazione dei pini mancanti.

La nostra nota protocollata al comune di Acquedolci e all'Anas
Uno dei pini secchi e proprio a fianco ne manca un altro (ci sarà la mano dell'uomo a far si che questo avvenga?) 

il manto deformato pericolosissimo per ciclisti e motociclisti


 Articolo a firma del Prof. Salvatore Mangione sulla Gazzetta Del Sud del 23/11/2015



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